È l'ultimo colpo teatrale di Filippo Martinez, geniale regista (scrittore, pittore, intellettuale) poliedrico di Aristani: un raduno mondiale ad Aristani, di tutti gli Zorro per riconsegnare il simbolo della Zeta all’eroe mascherato e toglierlo a Putin.
Solo i creativi possono mettere a nudo il potere e ribaltare i valori su cui si fonda.
Sbeffeggiarlo, deriderlo, sminuirlo per ridurre la potenza della paura, che ancora troppo influenza le scelte e i pensieri della gente.
Solo la creatività è in grado di generare nuovi mondi, nuove prospettive, e nuove identità.
I simboli sono fondamentali nel gioco della comunicazione del potere; basti pensare alla bandiera sarda, che oggi nulla ha di aragonese, ma che viene messa in discussione per le sue origini; basti pensare alla statua di Carlo Felice, prima amata, ora messa in discussione.
Con i simboli la narrazione assume dei valori positivi o negativi a seconda dei punti di vista.
È fondamentale capire CHI narra la simbologia e i sistemi dei nostri valori.
Come con la narrazione della storia/società sarda del servizio di Alberto Angela.
Il servizio era buono, Angela fa entertainment, non politica, anche se con tanta retorica, a tratti stucchevole.
La sua comunicazione è efficace, il “brand Sardegna” ne esce rafforzato.
Ha portato migliori risultati lui (qualitativi e quantitativi) in una serata che non l’assessore al turismo Chessa in 4 anni di disastri.
Delegare ad Angela la mancata narrazione del perché oggi, decaduti dagli antichissimi fasti, non siamo in grado di comprendere che l'ultimo colonizzatore non è altro che l'Italia, è troppo.
La narrazione va completata, ma dobbiamo essere noi a farlo.
Abbiamo guardato la trasmissione curiosi di capire come ci raccontavano, per paura di errori storici e politici, su cosa hanno dato risalto e cosa hanno omesso, attenti ad ogni parola con occhio e orecchio guardingo, atavicamente sospettosi (forse un po’ a ragione, visti i tanti racconti orientalisti).
Insomma bastava già quanto già scritto da Sergio Atzeni:
“Abbiamo molto, qui in Sardegna, la grave preoccupazione di “quale immagine dell’isola” passi, fuori dai nostri confini, attraverso le opere letterarie dei sardi. Preoccupazione che denuncia la nostra disabitudine ad essere soggetti ed oggetti di letteratura: molto spesso mi son chiesto come reagirebbero gli intellettuali isolani di fronte a scrittori capaci di descrivere i sardi così come Maupassant e Zola descrissero i francesi; c’è in noi, l’inconscio desiderio di apparire sempre sotto la veste di eroi.
Non si riflette abbastanza sul fatto che una letteratura grande – e solo un popolo coeso e forte può averne una veramente grande – si ciba di vizi, delle malattie e delle deturpazioni del corpo sociale.
Una letteratura veramente grande non ha pietà, né necessita encomiastiche.”
De sa “prenta sarda” (dalla stampa sarda)
Aristani, raduno mondiale di Zorro.
Chissà, forse Zorro ha spaventato anche Solisas, che litiga con il suo partito. Salta ancora il rimpasto che, come in una serie TV latino-americana, non ha mai fine. Sardiniapost
Il consiglio regionale cambia ancora dopo la sospensione di De Giorgi e Peru.
Sanità, 97 milioni dalla regione per la digitalizzazione.
La pubblica amministrazione ha iniziato ormai la digitalizzazione a tutti i livelli, svecchiandosi di almeno 30 anni.
In un mondo ideale il giornalismo e le opposizioni dovrebbero vigilare su chi avrà l’appalto, gestito dall’assessore leghista Nieddu.Sanità, Pronto Soccorso allo sbando al Policlinico.
La Nuova Sardegna pubblica le prime 1000 aziende sarde (per leggere la lista bisogna comprare il cartaceo)
Il Fondo Blackstone compra 3 hotel in Gallura.
Passeggiata coperta in via Roma: dalla “città del Sole” alla “città de s’Arresoli” (arresoli=penombra).
Sa Die de sa Sardigna 2022, Cagliari si colora di rosso, ANS organizza l’evento.
L’evento include tante attività, per tutte le età: musica e artisti per le strade di Stampace e La Marina, la commemorazione dei martiri della Sarda Rivoluzione, passeggiate culturali in Castello e sotto la statua di Carlo Felice (una anche in inglese), e una caccia al tesoro per i bambini.
Qui trovate maggiori informazioni.La Regione invece è completamente assente per il 28, nessuna iniziativa.
Meno male che è il Psd’Az, non il PD o Forza Italia, Cagliaripad.Su sardu in iscola, incontro aperto a Olmedo il 29Aprile, ancora ANS protagonista.
Infine, da S’indipendente, la quarta colonizzazione italiana è in atto, i sardi stanno prendendo sottogamba il problema?
Zorro non arriverà questa volta, e la politica sarda è affacendata in altro.
La cittadinanza attiva is the new Zorro.
Meme della settimana
“Le notizie sono ciò che qualcuno non vuole che tu stampi. Tutto il resto è pubblicità”